“Umanizzare il carcere” è stato il tema trattato in un Convegno che si è tenuto ad Asti il 1° ottobre scorso ed è un tema che di tanto in tanto viene ripreso nell’ambiente carcerario.
Quando tanti anni fa furono costituite le Sedi UNITRE – Università delle Tre Età – di Porto Azzurro e, successivamente, di Volterra l’intento fu quello di svolgere all’interno di due antichi edifici che ospitano le case di reclusione dei corsi di formazione culturale del tutto simili a quelli che si svolgono all’esterno, stimolando la partecipazione attiva degli studenti facendo emergere, per valorizzarla, la loro creatività ed i loro talenti.
Tutto in un rapporto di reciproco rispetto, cercando di creare un ambiente “sano, umano, reale“, il più possibile simile a quello che dovrebbero trovare nel momento in cui torneranno in libertà.
Il contatto con i detenuti ha fatto prendere coscienza dell’opportunità di creare un Premio letterario riservato ai reclusi, che permettesse a coloro che di solito non hanno voce di far sentire le loro voci ed a noi, “di fuori” di ascoltarle senza filtri o manipolazioni. Così nacque il primo Premio letterario nazionale UNITRE riservato ai detenuti. Con gli anni, il Premio che è nato come espressione dell’Unitre è cresciuto, si è arricchito con la promozione del Salone del Libro di Torino e dei Presidi del Libro del Piemonte; anche la Giuria è diventata sempre più qualificata con Ernesto Ferrero Direttore del Salone di Torino e Presidente della Giuria. Infine con il nostro Presidente dell’Associazione Nazionale delle Università delle Tre Età, il Prof Gustavo Cuccini, membro della Giuria.
Venerdì 4 novembre 2016 si svolgerà la XV edizione del Premio Casalini – Unitre Nazionale, con la cerimonia di premiazione dei vincitori che si terrà all’interno della Casa Circondariale di Asti e, come in ogni autunno, i Promotori e la Giuria compiranno il piccolo viaggio simbolico nelle varie carceri per vivere un momento di festa con i vincitori ed i segnalati che potranno essere presenti, ai loro familiari o amici, insieme ai detenuti del carcere che ci ospita.
Torino, 18 ottobre 2016